La Bassa friulana centrale e il Medio Friuli sono di nuovo invasi dalle cimici.

La Bassa friulana centrale e il Medio Friuli sono di nuovo invasi dalle cimici.

La Bassa friulana centrale e il Medio Friuli, di nuovo sotto attacco delle cimici

San Giorgio di Nogaro, 5 Novembre 2021: La Bassa friulana centrale e il Medio Friuli, di nuovo sotto attacco delle cimici: la terribile Halymorpha halys, meglio nota come cimice asiatica, e l’autoctona Nezara Viridula sono ricomparse nei frutteti, negli orti e nelle abitazioni. Solo a fine raccolta sarà possibile quantificarne i danni.

A esserne colpiti soprattutto i meleti tardivi (mele Fuji) e le piantagioni di kiwi, ma gli insetti attaccano anche cachi e noci, dislocati nelle zone tra San Giorgio di Nogaro, Porpetto, Castions di Strada, Mortegliano e l’hinterland codroipese, tanto che i coltivatori, quando ormai pensavano di aver superato la fase critica relativa al mese di settembre, devono adesso fare i conti con una nuova invasione di questo insetto contro il quale da anni conducono una lotta accanita.

La vespa samurai utilizzata nei frutteti per contrastare biologicamente la cimice, qualche risultato lo ha prodotto, ma non è così eclatante come auspicato dai coltivatori. Le reti “anticimice”, con le quali sono state protette le piantagioni, hanno soltanto ridotto l’impatto.
Tra personale dipendente e collaboratori annovera una trentina di persone (professionisti, avvocati, consulenti).

Come spiega il presidente di Copagri Fvg, Valentino Targato, “il ritardo con cui si è presentato quest’anno questo parassita è dovuto al fatto che nelle prime tre settimane di giugno, a causa della pioggia e delle temperature non in linea con la stagione, non è riuscito a deporre le uova per riprodursi. Lo hanno fatto con l’arrivo del bel tempo: di qui la ricomparsa posticipata di un mese nell’autunno. E così elle piantagioni di kiwi e di mele, i danni sono assicurati in quanto gran parte del prodotto risulta non più commercializzabile”

“Quello che preoccupa Copagri Fvg – prosegue il presidente dell’associazione – è che gli insetti sono riapparsi in un periodo in cui cercano un luogo caldo in cui “svernare”, pertanto saranno pronti per la primavera 2021 a riprodursi in modo consistente. Io temo che il prossimo anno possa verificarsi una invasione.”

“Allora – conclude Targato – si rivela quanto mai necessario riuscire a far sedere intorno a un tavolo il mondo scientifico e quello istituzionale oltre ai rappresentanti delle associazioni di categoria, per trovare una strategia comune per combattere questo insetto che tanti danni provoca ai frutteti e di conseguenza alla vendita dei prodotti.”



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